La storia dei miei acquisti compulsivi di avocado ormai la conoscete già, non mi ripeto. Questa volta li ho voluti provare in versione dolce, e l’ho fatto dopo moltissime esitazioni. Con l’età che avanza e la salute che mi abbandona, mi ha convinto l’idea di preparare un dolce sano e virtuoso; eh già, oltre che compratrice compulsiva di avocados sono anche leggermente bipolare per quel che riguarda l’alimentazione: dopo aver preparato dolci pieni di burro e panna, spesso mi dedico all’iper-salutare e faccio razzia di cibo bio e macrobiotico – tutto ciò non per senso di colpa, ma perchè sento il bisogno di provare davvero di tutto e, così come non ho pregiudizi verso il cibo considerato “cattivo”, nemmeno ne ho verso quello così buono da essere quasi Santo – come in questo caso.
Veniamo al sapore: questa ricetta, con varianti più o meno ricche, si trova ormai su innumerevoli siti e blog di tutto il mondo, accompagnata da assicurazioni su quanto sia buona e su quanto poco sappia di avocado : ooh, DUNQUE… buona lo è e, se dovete limitare i dolci per problemi di salute, può essere un piacevole cambiamento rispetto a certe merendine tristanzuole da farmacia; sul fatto che non sappia di avocado… mah, secondo me non è vero, io credo che un po’ si senta (anche se il sapore è molto attutito da qualcosa di forte e aromatico come il cacao). Diciamo che non la consiglio a chi odia gli avocado, ecco, poi provare di certo non vi ammazzerà (ehm vabe’, salvo allergie all’avocado). A me è piaciuta: densa, cremosa e non troppo dolce – non male davvero.
Alcuni ingredienti sono un po’ insoliti ma non sono poi così introvabili (li potete scovare in qualsiasi negozio di alimentazione bio e/o naturale); presto mi ci soffermerò di più e vi proporrò altre ricette per usarli in modo che non sprechiate nulla. Nel frattempo, potete informarvi sul gran bene che vi fa ogni singolo componente di questa mousse.
INGREDIENTI
Per 4 porzioni
2 avocado piccoli (tipo bio) o 1 grande (tipo supermercato), ben maturi
100 gr di cioccolato fondente (70% cacao)
60 ml di sciroppo d’acero o 35-40 ml di succo d’agave
1 cucchiaio colmo di cacao amaro in polvere
2 cucchiai di olio vergine di cocco (in alternativa: pasta di nocciole o di pistacchi)
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia (facoltativo ma molto consigliato)
- Tagliate la cioccolata a tocchetti abbastanza regolari e mettetela in un pentolino dal fondo pesante. Aggiungete lo sciroppo d’acero o d’agave, l’olio di cocco e fate sciogliere a bagnomaria, mescolando continuamente. Se volete potete anche usare il microonde a media potenza (500W) ma ricordate di programmarlo per brevi cicli (1 minuto al massimo) e di mescolare tra uno e l’altro: con consistenze differenti come queste il cibo viene sputacchiato per tutto il forno se non si mescola spesso.
- Dopo una decina di minuti, quando il cioccolato si è un po’ raffreddato, estraete la polpa dagli avocado e mettetela nel mixer o nel frullatore; date un primo giro per spappolare un po’ i frutti, poi aprite il mixer e aiutatevi con un cucchiaio o una spatola per rimescolare il tutto e ripulire i bordi. Ripetete questa operazione un paio di volte, aggiungete il cacao in polvere e frullate fino ad ottenere una specie di purè. Se rimane qualche pezzetto di avocado non preoccupatevi, rimedieremo dopo. Aggiungete il cioccolato fuso e frullate ancora fino a ottenere un composto abbastanza omogeneo.
- Appoggiate un colino abbastanza grande su una ciotola larga. Versate la mousse nel colino aiutandovi con una spatola e fatela passare a setaccio schiacchiandola col dorso di un cucchiaio: è un’operazione molto noiosa ma in questo modo potrete ottenere una mousse perfettamente liscia; se, però, i pezzetti di avocado non vi danno noia o se il vostro super-frullatore li ha neutralizzati tutti, potete saltare questo passaggio.
- Dividete la mousse nei bicchierini in cui volete servirla e mettete tutto in frigo per almeno 4 ore, coprendo ogni bicchiere con pellicola trasparente. Consumate entro 2 giorni al massimo.
- NOTA: ho messo il succo d’agave come alternativa in quantità minore perchè dolcifica molto di più dei normali zuccheri e sciroppi; nonostante ciò, ha un indice glicemico molto basso ed è adatto anche a chi non può consumare troppi zuccheri – detto ciò, se preparate il dolce per un diabetico, consultatevi sempre prima con lui e, se i problemi sono seri, lasciate perdere i miei sproloqui e consultate uno specialista per un parere più preciso.