No, non è un’esclamazione in barese stretto, e nemmeno la sigla di una nuova tassa comunale. E’ una sostanziosa zuppa di montagna, una crema di zucca originaria delle valli del cuneese: facile, buona, di stagione e adatta a questo tempo da lupi.
Ho scorto per la prima volta il nome su un menu in giro per Torino e, una volta a casa, l’ho cercata sul librone “Le Zuppe” di Slowfood: evviva, c’era, e l’ho subito provata. Rispetto alla ricetta vera, però (e te pareva), ho cambiato qualcosa, cioè ho fatto cuocere la zucca in forno prima di aggiungerla alla zuppa. E’ una mia abitudine, trovo che il sapore ne guadagni anche se so di operare una strage di vitamine… mi piace di più, che devo dirvi, mi sembra che il sapore sia più concentrato, la zucca meno filacciosa e poi vogliamo parlare della comodità? Ogni volta che tolgo la buccia alla zucca cruda rischio di amputarmi due o tre dita, lo trovo un lavoraccio e poi ci sono troppi sprechi se si è maldestri come me. Perciò non so voi, ma io vado di forno.
Se volete fare come me, tagliate la zucca in 4 parti, togliete semi e filamenti, incidete appena la superficie e mettete in forno (su placca con carta antiaderente) a 180 gradi per 45 minuti. Lasciate raffreddare, poi pelate via la patina che si è formata in superficie e scavate la zucca col cucchiaio: verrà via senza fatica e senza sprechi.
Se, però, volete seguire la ricetta vera, ve la indico come alternativa e spero di non offendere/scontentare/scandalizzare nessuno. E’ solo una zuppa, dai.
INGREDIENTI
Per 4 buoni cucchiai come piatto unico
500 gr circa di zucca cotta – vedi sopra (oppure 1 kg e 1/2 di zucca cruda, pesata con la buccia)
4-5 patate
2 carote
2 cipolle
1 gambo di sedano
1 litro e 1/2 di brodo vegetale
250 ml di latte intero
un ciuffo di salvia
50 gr di burro
sale, pepe, olio extravergine d’oliva
- Sbucciate patate, cipolle, carote e tagliatele a pezzetti (come capita, tanto poi si passa tutto). Tagliate a pezzetti anche il sedano (che non c’è nella ricetta vera, ma io ce lo metto perchè con tanta roba dolce, come dice la mia amica Simona, “disnausea”); se usate la zucca cruda, fate lo stesso pure con quella dopo averla sbucciata. Fate scaldare abbastanza olio da coprire il fondo di una casseruola capiente dal fondo pesante, versateci le verdure e fate rosolare brevemente.
- Se seguite la mia versione, unite la zucca cotta; coprite con brodo vegetale. Aggiungete un poco di sale (poco, c’è tempo per aggiungerne dopo), portate a ebollizione, abbassate il fuoco e fate sobbollire per 3/4 d’ora circa (o fino a quando le patate si sfaldano)
- Passate il tutto (o frullatelo col mixer a immersione), aggiungete il latte e riportate sul fuoco dolce per 15 minuti circa, mescolando ogni tanto. Tra una mescolata e l’altra, assaggiate per regolare di sale.
- Quando la zuppa è cotta, mettete il burro e la salvia in un pentolino dal fondo pesante e fate scaldare a fuoco abbastanza vivace, come per un normalissimo burro-e-salvia. Appena il burro inizia a colorirsi spegnete (dev’essere appena appena dorato e non più scuro).
- Dividete la zuppa in piatti o ciotole, date una macinata di pepe (se lo gradite, altrimenti nisba), poi versate un po’ di burro aromatizzato in ogni piatto.
- Se volete, servite con abbondantissimo parmigiano, pane rustico o crostini, poi mangiate e sentitevi tanti bei pascià dalla pancia calda